Secondo BCG e WWF settore pubblico e privato, istituzioni finanziarie e ONG devono agire con un piano condiviso e dare priorità a soluzioni nature-based per innovare e rendere resiliente il sistema idrico sempre più compromesso.
MILANO—La condizione sempre più critica in cui vertono gli ecosistemi globali, determina anche una grave crisi idrica che tutto il mondo si trova ora ad affrontare. Circa 1,4 milioni di persone muoiono ogni anno a causa di malattie legate all'acqua non sicura e prevenibili, mentre circa la metà della popolazione mondiale vive in carenza idrica per almeno una parte dell'anno. A livello globale la domanda di acqua è in aumento di quasi l'1% all'anno e continuerà a crescere. Questa situazione, deve necessariamente tradursi in una risposta significativa da parte di imprese e governi.
Queto tema è al centro dello studio "Nature-Based Solutions to the Water Crisis" di Boston Consulting Group (BCG) e del WWF, che ha individuato nelle soluzioni basate su sistemi naturali (NBS) per mitigare le pressioni sulla sicurezza idrica, un grosso potenziale. Si tratta di azioni per proteggere, gestire in modo sostenibile e ripristinare ecosistemi naturali o modificati, che offrono allo stesso tempo benefici per il benessere umano e la biodiversità. Queste azioni contribuiscono, inoltre, a proteggere da inondazioni e siccità sempre più estreme, a migliorare la protezione costiera contro le tempeste e l'innalzamento del livello del mare, a potenziare l'approvvigionamento e la qualità dell'acqua, nonché a promuovere la biodiversità locale e a rigenerare gli ecosistemi d'acqua dolce.
"La Conferenza delle Nazioni Unite sull'acqua tenuta quest’anno ha sottolineato l'urgente necessità di trovare soluzioni audaci alla crisi globale dell'acqua". Ha dichiarato Fabio Favorido, Principal di BCG. "È tempo di smettere di guardare il problema da lontano: bisogna necessariamente passare da un approccio basato sul rischio, ormai obsoleto rispetto alla gestione dell'acqua, ad uno che preveda l'implementazione e la scalabilità di soluzioni resilienti e naturali per affrontare le problematiche idriche sempre più sfidanti. Aumentare drasticamente gli investimenti nella protezione e nel ripristino di ecosistemi d'acqua dolce, sarà la chiave per garantire l’accesso all’acqua e alle fonti vitali legate ad essa, in un mondo in cui questa risorsa è sempre più sfruttata."
Le azioni per prevenire una crisi planetaria
Per oltre un decennio, i rischi legati all'acqua hanno guidato la valutazione globale del rischio del World Economic Forum in termini di probabilità e gravità dell'impatto, sia sulle persone che sulle imprese. Il Gruppo Intergovernativo sul Cambiamento Climatico prevede che i rischi legati all'acqua aumenteranno ad ogni incremento di grado del riscaldamento globale. Il costo dei danni causati dalle inondazioni è stato di circa 82 miliardi di dollari nel 2021, quasi il doppio delle perdite medie registrate tra il 2011 e il 2020, e si prevede che aumenterà negli anni a venire.
Senza un'azione tempestiva, l'accesso all'acqua, la sicurezza alimentare e la qualità dell'ecosistema diminuiranno, mentre il rischio economico continuerà a crescere. Qualora non si intervenisse, lo studio stima che 1,6 miliardi di persone potrebbero soffrire la mancanza di acqua potabile gestita in sicurezza entro il 2030 e 2,8 miliardi di persone potrebbero ritrovarsi sprovviste di servizi igienici a norma. Entro il 2050, il 23% della superficie utilizzata per la produzione di riso e il 42% della superficie utilizzata per la produzione di grano dovranno affrontare elevati rischi di scarsità d'acqua. Infine, per il 2070, si prevederebbe un aumento del 26% degli inquinanti nocivi nei bacini fluviali e una riduzione del 6% delle aree con elevata biodiversità acquatica.
L'orientamento alla crisi globale dell'acqua deve passare dal rischio alla resilienza. Mentre il metodo basato sul rischio si focalizza sul breve termine, minimizzando esclusivamente i costi economici e danneggiando i servizi ecosistemici paralleli, quello basato sulla resilienza integra metriche sociali e ambientali (oltre che economiche), fornendo una strategia adattiva a lungo termine per la gestione delle acque, allo stesso tempo, offre co-benefici come la biodiversità e la filtrazione delle acque.
BCG e il WWF hanno sviluppato un piano composto da quattro fasi per promuovere progressi reali sulla sicurezza idrica aumentando drasticamente gli investimenti in Nature-Based Solutions (NBS):
Boston Consulting Group
Alessia Esposito
Communication & Content Manager
M +39 366 7809577
Via Ugo Foscolo, 1
20121 Milano · Italy
Rita Genuardi
Marketing Specialist
Tel. +39 344 0173796
Via Ugo Foscolo, 1
20121 Milano · Italy
Boston Consulting Group (BCG), nata nel 1963, è oggi leader della consulenza strategica, con più di 90 uffici in 50 paesi e 22.000 professionisti. BCG è al fianco dei clienti in diversi settori e geografie per identificare insieme le opportunità a maggior valore aggiunto, affrontare le sfide critiche e aiutarli nella trasformazione del business. Presente nel nostro Paese da oltre trent’anni, BCG Italia opera attraverso i due uffici di Milano e Roma.